Paolo Ciabatti sulla partenza di 2022 "molto positiva" e sul "lavoro non completato" con Bautista
Lo Sporting Director di Ducati Corse ha ripercorso il via di questa stagione del WorldSBK e ha detto che il ritorno dello spagnolo con la Casa emiliana rappresenta un “legame perfetto”
Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 ci ha regalato uno degli avvii di stagione più intensi di sempre. Presente al Round Pirelli dell’Emilia-Romagna al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” abbiamo visto anche lo Sporting Director di Ducati Corse Paolo Ciabatti. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) è in testa alla classifica del mondiale: con Ciabatti abbiamo parlato nel dettaglio di tanti argomenti, dal “lavoro non completato” con Bautista e il “legame perfetto” con lo spagnolo fino alle prestazioni di Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati) e dell’attuale elevato livello del Campionato.
UNA GRANDE PARTENZA: “È stato un avvio di stagione molto positivo”
36 i punti di vantaggio dello spagnolo al termine dei primi quattro Round della stagione: “Un’annata che per noi è partita in modo molto positivo; come tutti sanno abbiamo riportato Alvaro Bautista nel team. Nel 2019 è stato con noi soltanto un anno quando ha fatto una fantastica prima parte di stagione ma poi purtroppo non è riuscito a ripetersi nella seconda parte a causa di alcune cadute e risultati negativi”.
“Alla fine ha deciso di prendere un’altra direzione e penso che per lui e per noi si tratti di un lavoro non terminato. Sapevamo che se avessimo lavorato di più insieme – per noi, sulla moto – e con il suo ritorno dopo aver acquisito maggiore esperienza nel WorldSBK in seguito a tanti anni in MotoGP™, sarebbe stato il legame perfetto. Abbiamo deciso di riprovarci: la moto è stata migliorata, conosce di più il WorldSBK, capisce meglio la moto e il team e tutto sembra essere sotto controllo. È stato un avvio di stagione molto positivo e quindi speriamo di continuare così”.
SU RINALDI: “Ci aspettiamo di vederlo costantemente veloce nei prossimi Round”
Michael Ruben Rinaldi finora ha vissuto una stagione altalenante ma dopo il weekend sulla pista di casa di Misano potrebbe aver dato una svolta al suo 2022: “Michael è un pilota giovane che Ducati e Aruba.it stanno provando ad aiutare dopo il passaggio dalla Superstock alla Superbike attraverso il Junior team, un anno con il team Barni, poi il team Goeleven e poi il team ufficiale”.
“Ovviamente il compito di un pilota nel team ufficiale non è mai facile dato che ti aspetti di vederlo lottare per vincere le gare e salire sempre sul podio. L’inizio di 2022 non è stato così facile ma a Misano ha fatto bene, qui l’anno scorso ha vinto e quindi si tratta di un circuito che si adatta alla moto e al suo stile di guida e ci aspettiamo di vederlo costantemente veloce nei prossimi Round. Pare che Alvaro, Jonny e Toprak siano sempre lì a giocarsi il primo posto, al momento ne hanno un po’ di più rispetto agli altri. Oggi abbiamo visto qualcosa di interessante da Michael e ci aspettiamo di vederne ancora di più in futuro”.
PRIMO TITOLO DAL 2011: "Alvaro è il candidato numero uno… legame perfetto con la V4 R”
Sono passati 11 anni dall’ultimo titolo mondiale vinto dalla Casa bolognese: questo sarà l’anno buono per battere tutti? “È successo perché c’è sempre stato qualcuno di migliore e più costante. Jonathan Rea e Kawasaki sono un pacchetto molto competitivo e lo abbiamo potuto vedere a Misano in Gara 1. L’anno scorso Toprak e la Yamaha hanno fatto qualcosa di fantastico. Dobbiamo semplicemente fare meglio di loro, qualcosa che non siamo riusciti a fare negli ultimi anni. L’ultimo titolo mondiale Ducati lo ha vinto nel 2011 con Carlos Checa e vogliamo assolutamente portare la Ducati Panigale V4 R in vetta al mondo”.
“Vediamo cosa riusciamo a fare quest’anno, penso che stiamo lavorando intensamente sulla moto migliorandola tanto. Penso che Alvaro ma anche gli Indipendenti come Axel Bassani possono fare delle gare fantastiche. Alvaro è il candidato numero uno per il titolo mondiale ed è in testa alla classifica. Sembra sia il legame perfetto con la Ducati Panigale V4 R”.
LA PERFORMANCE CONTA: “Ci sono tre piloti estremamente bravi su tre moto estremamente ottime”
La Ducati Panigale V4 R è la miglior moto tra quelle presenti sullo schieramento? Ciabatti non si sbilancia, dato che anche Kawasaki e Yamaha sono competitive: “È sempre difficile dire quale sia la moto migliore dato che se prendiamo in considerazione le gare ci sono tre piloti estremamente bravi su tre moto estremamente ottime. Penso che un pilota possa marcare la differenza ma senza una moto davvero di livello è impossibile lottare per le vittorie e i podi. Alvaro sulla Ducati, Jonny sulla Kawasaki e Toprak sulla Yamaha riescono a ricavare il 100% da queste moto che hanno delle prestazioni molto simili. Ovviamente siamo orgogliosi dello sviluppo che abbiamo compiuto sulle nostre moto e altri piloti sono competitivi sulla stessa moto; questo è merito dei nostri ingegneri che negli ultimi anni hanno continuato a lavorare per rendere migliore la moto”.
SUL WorldSBK: “Lo spettacolo perfetto per gli spettatori!”
Segue il Campionato fin dalla nascita e fa parte di Ducati dal 1997; Ciabatti ha commentato il percorso che il WorldSBK ha compiuto fino a raggiungere il livello attuale: “Inizialmente le Superbike si basavano più sulle moto di produzione reale. Poi nel 1993 e 1994 si sono spinte troppo oltre con dei freni in carbonio e forse troppo sul lato della non produzione. Poi penso che il Campionato abbia trovato il suo equilibrio e adesso ci sono almeno tre Case con moto esattamente allo stesso livello”.
“Penso sia un bel risultato - per gli organizzatori, i costruttori e la Federazione – trovare un buon equilibrio che garantisca lo spettacolo perfetto per gli spettatori. Per noi, come brand, si tratta di uno sviluppo tecnico ma siamo parte di un grande show e dobbiamo renderlo il più bello possibile per gli spettatori e per fare in modo che continui a crescere in futuro”.
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